INTERVISTA ALL'ARCHITETTO ANDREA SARZI BRAGA
"Da questo percorso tematico per valorizzare gli elementi fondamentali della città ho rilevato la necessità di un arredo urbano provvisorio per le manifestazioni di primavera legate al comparto floro vivaistico, motore dell’economia della regione ingauna che vede in Albenga il Suo riferimento. Muovendomi da questa analisi ho riflettuto sulla possibilità di creare una forma nuova della tradizionale manifestazione "Fior d'Albenga".
Le Manifestazioni di primavera creavano episodi che dialogavano difficilmente con l’arredo urbano della città. Ho pensato a un progetto che potesse tener conto della fattibilità di un percorso sostenibile e un forte risparmio energetico per una grande riduzione dell’impatto ambientale e valorizzazione delle risorse della città e della piana ingauna.
Fior d'Albenga 2009 può tradursi in un primo episodio di arredo urbano che da provvisorio potrebbe divenire, nell'ottica della pianificazione strategica applicata ai centri storici, un importante processo di rigenerazione, una metamorfosi sostenibile, un modo nuovo per una configurazione qualitativa del centro storico.
Infatti il progetto contribuisce ad evidenziare la natura del sito e le informazioni sulla produttività della floricoltura ingauna, sviluppando una progettazione sostenibile omogenea e una modalità di comunicazione iconico-simbolica, chiaramente identificabile.
Nell'area di progetto, Piazza S. Michele, piazza Trincheri, Piazza Rossi come tre spazi diversi, tre piazze che mettono in relazione la città, i suoi movimenti e i suoi monumenti.
Ridisegnare l'arredo del centro storico, significa mettere a punto nuove idee, definire con maggior chiarezza gli elementi necessari alla costruzione di un’area assegnata a momenti istituzionali e spettacolari".
INTERVISTA ALL'ARCHITETTO ANDREA SARZI BRAGA
"Da questo percorso tematico per valorizzare gli elementi fondamentali della città ho rilevato la necessità di un arredo urbano provvisorio per le manifestazioni di primavera legate al comparto floro vivaistico, motore dell’economia della regione ingauna che vede in Albenga il Suo riferimento. Muovendomi da questa analisi ho riflettuto sulla possibilità di creare una forma nuova della tradizionale manifestazione "Fior d'Albenga".
Le Manifestazioni di primavera creavano episodi che dialogavano difficilmente con l’arredo urbano della città. Ho pensato a un progetto che potesse tener conto della fattibilità di un percorso sostenibile e un forte risparmio energetico per una grande riduzione dell’impatto ambientale e valorizzazione delle risorse della città e della piana ingauna.
Fior d'Albenga 2009 può tradursi in un primo episodio di arredo urbano che da provvisorio potrebbe divenire, nell'ottica della pianificazione strategica applicata ai centri storici, un importante processo di rigenerazione, una metamorfosi sostenibile, un modo nuovo per una configurazione qualitativa del centro storico.
Infatti il progetto contribuisce ad evidenziare la natura del sito e le informazioni sulla produttività della floricoltura ingauna, sviluppando una progettazione sostenibile omogenea e una modalità di comunicazione iconico-simbolica, chiaramente identificabile.
Nell'area di progetto, Piazza S. Michele, piazza Trincheri, Piazza Rossi come tre spazi diversi, tre piazze che mettono in relazione la città, i suoi movimenti e i suoi monumenti.
Ridisegnare l'arredo del centro storico, significa mettere a punto nuove idee, definire con maggior chiarezza gli elementi necessari alla costruzione di un’area assegnata a momenti istituzionali e spettacolari".
